Cosa vedere

Cosa vedere a Varsavia-La Citta Vecchia — Piazza del Mercato

Tut­ta la cit­ta‘ vec­chia e‘ sta­ta com­ple­ta­men­te rasa al suo­lo e fedel­men­de rico­strui­ta dopo la II guer­ra mon­dia­le. Pro­prio per la rico­stru­zio­ne cosi‘ fede­le e cosi vici­na all’o­ri­gi­na­le tut­to il cen­tro sto­ri­co di Var­sa­via si tro­va nel­la lista del patri­mo­nio mon­dia­le dell‘Unesco. La piaz­za del Mer­ca­to bel­la, colo­ra­ta e pit­to­re­sca, pie­na di vita con i suoi loca­li­ni e vico­li nasco­sti, nell’ anti­chi­ta‘ fu la piaz­za prin­ci­pa­le del­la cit­ta‘ non­che’ cen­tro cul­tu­ra­le e poli­ti­co del­la capi­ta­le. Immez­zo alla piaz­za sor­ge il monu­men­to del­la Sire­net­ta — sim­bo­lo del­la cit­ta‘. Secon­do la leg­gen­da si nar­ra che la sire­net­ta vis­se nel­la Vistu­la distur­ban­do parec­chio i pesca­to­ri, i qua­li deci­se­ro poi di cat­tu­rar­la. E cosi fece­ro tenen­do­la in cat­ti­vi­ta’, ma uno degli abi­tan­ti, mera­vi­glia­to dal­la sua bel­lez­za e dal­la sua voce, die­de a lei la liber­ta‘. La sire­net­ta, scap­pan­do fece la pro­mes­sa di sal­va­quar­da­re la cit­ta‘. E d’al­lo­ra, tenen­do in mano uno scu­do pro­teg­ge gli abi­tan­ti del­la capitale.

Cosa vedere a Varsavia ‑Piazza del Castello e il Castello Reale

Il Castel­lo Rea­le fu dimo­ra dei duchi di Maso­via per poi diven­ta­re resi­den­za rea­le al momen­to del tra­sfe­ri­men­to del­la capi­ta­le da Cra­co­via a Var­sa­via. Duran­te la secon­da guer­ra mon­dia­le ven­ne com­ple­ta­men­te raso al suo­lo per poi esse­re rico­strui­to usu­fruen­do dei suoi pro­pri fram­men­ti. Oggi mol­to carat­te­ri­sti­ca la cuba­tu­ra del castel­lo con la sua tor­re di Sigi­smon­do det­ta anche tor­re del­l’o­ro­lo­gio, dal­la qua­le ogni gior­no alle ore 11h 15 in pun­to si ode una musi­ca ispi­ran­te ad una melo­dia di Var­sa­via, il Castel­lo Rea­le apre cosi la stra­da ai pas­san­ti ver­so la vec­chia cit­ta’. Le attrat­ti­ve del museo del castel­lo sono oggi qua­dri ori­gi­na­li del Ber­nar­do Bel­lot­to det­to anche “il Cana­let­to”, pit­to­re di cor­te del­l’ul­ti­mo re polac­co. Que­sti ulti­mi rispec­chian­do fedel­men­te la real­ta’ del­l’e­po­ca, furo­no di gran­de aiu­to per la rico­stru­zio­ne del­la cit­ta’. Nei pres­si del Castel­lo Rea­le si erge la colon­na del re Sigi­smon­do III Waza, il piu’ alto e anti­co monu­men­to lai­co di Var­sa­via. Costrui­to dal re Wła­dy­slaw IV per ren­de­re omag­gio al pro­prio geni­to­re, re Sigi­smon­do III Waza, colui che vi spo­sto’ la capi­ta­le. La leg­gen­da vuo­le che nel caso il re abbas­sas­se la sua spa­da, la cit­ta’ sareb­be sta­ta ogget­to di un tra­gi­co evento.

Cosa vedere a Varsavia ‑Parco dei Bagni Reali — “Łazienki Królewskie”

Pit­to­re­sco par­co lun­go il per­cor­so del­la Via Rea­le, resi­den­za esti­va dell‘ultimo re polac­co Sta­ni­sław Augu­st Ponia­to­w­ski. Quest‘ultimo diven­tan­do pro­prie­ta­rio dei ter­re­ni, fece costrui­re una bel­lis­si­ma resi­den­za esti­va facen­do­si aiu­ta­re da archi­tet­ti famo­si tra i qua­li un ita­lia­no Dome­ni­co Mer­li­ni che pro­get­to’ per lui anche mol­ti altri edi­fi­ci del­la cit­ta‘. Nel cuo­re del par­co sor­ge il famo­so Palaz­zo sull‘Acqua — “dimo­ra del re”, mira­co­lo­sa­men­te sal­va­to­si dal­la distru­zio­ne tede­sca, oggi testi­mo­ne di un’e­po­ca ormai lon­ta­na. Dal 1926 al Par­co dei Bagni Rea­li sor­ge il monu­men­to a Fry­de­ryk Cho­pin. Nel perio­do esti­vo ogni dome­ni­ca davan­ti al monu­men­to vi si svol­go­no bel­lis­si­mi con­cer­ti del famo­so com­po­si­to­re, ese­gui­ti da gran­di pia­ni­sti pro­ve­nien­ti da ogni par­te del mondo.

Testimonianze di Fryderyk Chopin

Cosi’ ven­ne descrit­to Cho­pin da un poe­ta roman­ti­co polac­co Cyprian Kamil Nor­wid: “Var­sa­via­no di nasci­ta, dal cuo­re polac­co, cit­ta­di­no del mon­do per il talen­to”. Il com­po­si­to­re nono­stan­te lascias­se il Pae­se a ven­t’an­ni per poi mori­re in Fran­cia a soli tren­ta­no­ve, fu mol­to lega­to al pae­se nati­vo al pun­to che espres­se come suo ulti­mo desi­de­rio che il suo cuo­re potes­se far ritor­no in Patria. Cho­pin tra­scor­se la meta’ del­la sua bre­ve vita a Var­sa­via, qui ven­ne edu­ca­to, die­de i suoi pri­mi con­cer­ti e vis­se il suo pri­mo amo­re. Mol­ti sono i luo­ghi lega­ti alla sua atti­vi­ta’ fra i qua­li la chie­sa del­le Visi­tan­di­ne, dove si esi­bi­va suo­nan­do l’or­ga­no duran­te le mes­se sco­la­re­sche, il Palaz­zo Pre­si­den­zia­le dove die­de il suo pri­mo con­cer­to all’e­ta’ di soli otto anni. Nel 2010 Var­sa­via die­de nume­ro­si festeg­gia­men­ti in ono­re del bicen­te­na­rio del­la nasci­ta del famo­so com­po­si­to­re. Per que­sta occa­sio­ne sono sta­te costrui­te pan­chi­ne inte­rat­ti­ve dota­te di un pul­san­te, basta scchiac­ciar­lo e nel­l’a­ria si dif­fon­do­no varie melo­die del famo­so musi­ci­sta. Con­tem­po­ra­nea­men­te lo stes­so anno e’ sta­to inau­gu­ra­to il museo a lui dedi­ca­to, sul pro­get­to degli archi­tet­ti ita­lia­ni di Mila­no. Il museo con­ser­va la mag­gior col­le­zio­ne dei beni del cele­bre pia­ni­sta: la sua cor­ri­spon­den­za, docu­men­ti, impor­tan­ti edi­zio­ni dei lavo­ri, mano­scrit­ti cosi’ come schiz­zi e dipin­ti. Nel 1999 par­te del­la col­le­zio­ne custo­di­ta nel museo e’ sta­ta iscrit­ta nel regi­stro “Memo­ria del Mon­do” dell‘Unesco.

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Wilanów — Villa Nova

Mae­sto­so palaz­zo rea­le in sti­le baroc­co appar­te­nen­te al re Gio­van­ni III Sobie­ski, il qua­le ne fece costrui­re la sua resi­den­za esti­va, a cui die­de il nome di Vil­la Nova. Non esse­do sta­to distrut­to duran­te il con­flit­to, oggi apre i suoi i ric­chi inter­ni di ope­re d’ar­te ai visitatori. 

Cosa vedere a Varsavia- Museo dell’Insurrezione.

Il’in­sur­re­zio­ne di Var­sa­via e’ sta­ta una bat­ta­glia arma­ta che ebbe ini­zio il pri­mo ago­sto 1944 del­la dura­ta di 63 gior­ni. Fu un even­to di gran­de por­ta­ta nel­la tra­gi­ca sto­ria polac­ca duran­te il cor­so del­la secon­da guer­ra mon­dia­le. Per 63 gior­ni gli insor­ti lot­ta­no per ripren­der­si in mano la cit­ta‘ com­bat­ten­do con­tro l‘armata piu‘ poten­te d‘Europa. Effet­ti­va­men­te l’in­sur­re­zio­ne di Var­sa­via fu lar­ga­men­te con­fu­sa dal­la stam­pa stra­nie­ra con quel­la del ghet­to ebreo del­la mede­si­ma, che scop­pio’ il 19 apri­le 1943 e duro’ 28 gior­ni. Mal­gra­do una supre­ma­zia pre­pon­de­ran­te e la bru­ta­li­ta’ dei meto­di uti­liz­za­ti con­tro gli insor­ti, le trup­pe tede­sche tro­va­ro­no dap­per­tut­to una for­tis­si­ma resi­sten­za. Nel cor­so dei pesan­tis­si­mi com­bat­ti­men­ti por­ta­ro­no via suc­ces­si­va­men­te agli insor­ti i distret­ti del­la cit­ta’. Duran­te l‘insurrezione la popo­la­zio­ne civi­le di Var­sa­via per­se cir­ca 180.000 abi­tan­ti dei qua­li la meta’ ven­ne assas­si­na­ta. Il resto del­la popo­la­zio­ne del­la qua­le il nume­ro appros­si­ma­ti­vo di 500.000 per­so­ne fu cac­cia­to da Var­sa­via nel cor­so dei com­bat­ti­men­ti e dopo la sua capi­to­la­zio­ne. Cir­ca 400.000 abi­tan­ti pas­sa­ro­no attra­ver­so il cam­po di tran­si­to. Il Museo dell‘Insurrezione e’ sta­to inau­gu­ra­to pochi anni orso­no all’interno di una ex cen­tra­le elet­tri­ca e rac­con­ta in manie­ra det­ta­glia­ta gliav­ve­ni­men­ti dell‘insurrezione del 1944. Nell’impatto con la real­ta‘ sem­bra di fare un sal­to ari­tro­so di 67 anni: all’ingresso del Museo cam­peg­gia la ripro­du­zio­ne di una stra­da di Var­sa­via insor­ta, con tan­to di trin­cee, pri­mi pia­ni di palaz­zi abban­do­na­ti, fori di pro­iet­ti­le e scrit­te di esor­ta­zio­ne a resi­ste­re sui muri. A dispo­si­zio­ne dei visi­ta­to­ri c‘e‘ una impres­sio­nan­te quan­ti­tà di video e rico­stru­zio­ni det­ta­glia­te, docu­men­ta­ri, foto­gra­fie e reper­ti sto­ri­ci, come l’aereo Libe­ra­tor che rifor­ni­va cibo e armi agli insor­ti. Da non per­de­re il fil­ma­to ” City of ruins”, una rico­stru­zio­ne in 3D del­la cit­tà in rovi­na nel 1944, frut­to del lavo­ro del regi­sta polac­co Tomek Baginski.

Cosa vedere a Varsavia-il quartiere Praga

Quar­tie­re mul­ti­cul­tu­ra­le dove per diver­si anni con­vis­se­ro insie­me tre gran­di reli­gio­ni: cat­to­li­ci, orto­dos­si ed ebrei, a tut­t’og­gi mol­te sono le testi­mo­nian­ze rima­ste di que­sto “ambi­guo” pas­sa­to, tra le qua­li la bel­lis­si­ma chie­sa orto­dos­sa di San­ta Maria Mad­da­le­na. Pra­ga essen­do sta­ta col­pi­ta solo par­zial­men­te duran­te il con­flit­to mon­dia­le i suoi edi­fi­ci sono rima­sti pra­ti­ca­men­te intat­ti, anti­chi palaz­zi dagli inter­ni cor­ti­li ador­na­ti dal­le madon­ni­ne lavo­ra­te a mano dai suoi stes­si abi­tan­ti ed anti­che lan­ter­ne, ven­go­no spes­so uti­liz­za­ti per ser­vi­zi foto­gra­fi­ci, spot e video­clip. Que­sto il moti­vo del­la scel­ta del­la zona che indus­se il regi­sta polac­co Roman Polan­ski a gira­re il film “il pia­ni­sta” nel 2002.

Cosa vedere a Varsavia-il Palazzo della Cultura e della Scienza — “Il Mostro”

Ama­to ed odia­to dagli abi­tan­ti, costru­zio­ne di un’e­po­ca ormai remo­ta “il Mostro”, si erge visi­bi­le nel cen­tro del­la capi­ta­le. Costrui­to nel 1955 come dono da par­te del­l’U­nio­ne Sovie­ti­ca alla Polo­nia, all’e­po­ca chia­ma­to “Palaz­zo Jozef Sta­lin del­la Cul­tu­ra e del­la Scien­za”, come il nome dell’ idea­to­re di que­sta farao­ni­ca ini­zia­ti­va. A tutt’ ora l’e­di­fi­cio piu’ alto di Var­sa­via, con la sua altez­za di 231m, una super­fi­cie di 123 084 m², oggi ospi­ta musei, tea­tri, cine­ma, gal­le­rie d’ar­te, mostre. La mag­gio­re attra­zio­ne e la ter­raz­za del XXX — mo pia­no, dal­la qua­le e’ pos­si­bi­le ammi­ra­re dal­l’al­to una este­sa e stu­pen­da pano­ra­mi­ca del­la capitale.

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