musei di varsavia
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Musei di Varsavia — cosa vedere

A Var­sa­via ci sono piu‘ di ses­san­ta musei. Inte­rat­ti­vi, moder­ni, bio­gra­fi­ci, storici.

Ecco­ne alcu­ni che potreb­be­ro interessavi.

Musei di Varsavia ‑Museo dell‘Insurrezione

Il Museo dell‘Insurrezione e’ sta­to inau­gu­ra­to pochi anni orso­no all’interno di una ex cen­tra­le elet­tri­ca e rac­con­ta in manie­ra det­ta­glia­ta gli avve­ni­men­ti dell‘insurrezione del 1944. E‘ un museo inte­rat­ti­vo, nell’impatto con la real­ta‘ sem­bra di fare un sal­to a ritro­so nel tem­po: all’ingresso del museo cam­peg­gia la ripro­du­zio­ne di una stra­da del­la Var­sa­via insor­ta, con tan­to di trin­cee, pri­mi pia­ni di palaz­zi abban­do­na­ti, fori di pro­iet­ti­li e scrit­te di esor­ta­zio­ne a resi­ste­re sui muri.

Musei di Varsavia — Polin

Chia­ma­to il Museo del­la sto­ria degli Ebrei Polac­chi. Inte­res­san­te, interattivo,attraversando le diver­se gal­le­rie si puo‘ fare un viag­gio attra­ver­so mil­le anni del­la sto­ria ebrai­ca in Polo­nia, dai tem­pi Medioe­va­li fino all‘Olocausto.

Mil­le anni di sto­ria rac­con­ta­ti in un luo­go sim­bo­li­co nel cen­tro di Var­sa­via — sul sito del quar­tie­re pre­bel­li­co abi­ta­to prin­ci­pal­men­te da ebrei, che duran­te la guer­ra fu tra­sfor­ma­to dai tede­schi in un ghet­to. Il museo ripor­ta la memo­ria del­la ric­ca cul­tu­ra degli ebrei e del loro patrimonio.

Musei di Varsavia ‑museo di Chopin

Situa­to nel­lo sto­ri­co Palaz­zo Ostrog­ski è uno dei più moder­ni musei bio­gra­fi­ci d’Eu­ro­pa. Gra­zie alle espo­si­zio­ni mul­ti­me­dia­li, si puo’ cono­sce­re sia la vita che il lavo­ro del compositore.L ‘espo­si­zio­ne par­te dal­la sua infan­zia e gio­ven­tù tra­scor­sa a Var­sa­via per poi pro­se­gui­re con la sto­ria dei suoi viag­gi e la sua vita in esi­lio. Let­te­re scrit­te a lui e da lui, i suoi dise­gni, dedi­che e bigliet­ti di visi­ta ‚ritrat­ti fat­ti duran­te la vita del compositore.Tutto cio‘ costi­tui­sce la piu‘ ric­ca col­le­zio­ne degli ogget­ti per­so­na­li di Fry­de­ryk Chopin.

Musei di Varsavia — museo della vodca polacca

Si tro­va negli sta­bi­li­men­ti Otto­cen­te­schi del­l’ex fab­bri­ca di vod­ka Kone­ser di Var­sa­via. Ci pos­sia­mo veni­re a cono­scen­za dei 500 anni di sto­ria del­la più famo­sa bevan­da polac­ca, l’e­vo­lu­zio­ne del­la tec­no­lo­gia del­la sua pro­du­zio­ne, le tra­di­zio­ni e i costu­mi ad essa lega­ti. Visi­tan­do le cin­que gal­le­rie inte­rat­ti­ve si sco­pre, tra l’al­tro, dove furo­no sta­bi­li­te le pri­me distil­le­rie in Polo­nia, quan­to vale­va un bic­chie­re di vod­ka e come veni­va con­su­ma­ta nel­le cor­ti polac­che, non­ché le ori­gi­ni del­le diver­se usan­ze nel con­su­ma­re que­sta „ bevan­da nazionale”

Museo dei neon

Uni­co nel suo gene­re. Si tro­va nel­la Soho Fac­to­ry, uno spa­zio post-indu­stria­le alla moda che un tem­po ospi­ta­va la vec­chia fab­bri­ca di muni­zio­ni.
Qui si pos­so­no vede­re più di 200 inse­gne al neon, iscri­zio­ni ico­ni­che e sto­rie affa­sci­nan­ti — idea­le per ogni aman­te del­l’ar­te di stra­da. Le inse­gne lumi­no­se, cadu­te nel­l’o­blio dopo il loro perio­do d’o­ro duran­te il comu­ni­smo, han­no ritro­va­to qui una secon­da vita. Rin­no­va­te e colo­ra­te, deli­zie­ran­no i vostri occhi con il loro insolito.design.

Museo del comunismo

Il museo del comu­ni­smo il cui nome e‘ il museo del­la vita in PRL cioe’( Repub­bli­ca Popo­la­re Polac­ca). La Rep­pu­bli­ca Popo­la­re Polac­ca, il cui las­so di tem­po va dagli anni 1952–1989, fu il nome uffi­cia­le del­lo sta­to polac­co duran­te i tem­pi del comu­ni­smo. In real­ta‘ non si trat­ta di un museo nar­ran­te la sto­ria del comu­ni­smo in Polonia,ma che inve­ce ci pos­sa far viag­gia­re a ritro­so nel tem­po e in qual­che modo poter “toc­ca­re” per­so­nal­men­te quel­la vita. E‘ un museo “inte­rat­ti­vo”. Dove pos­sia­mo tro­va­re l’interno di un appar­ta­men­to, di un asi­lo nido,di un nego­zio o di un bar di quell‘epoca e cono­sce­re un momen­to par­ti­co­la­re nel­la sto­ria del­la Polo­nia. Quan­do sugli scaf­fa­li dei nego­zi regna­va sola­men­te l‘aceto e la gen­te sta­va del­le ore in fila per poter com­pra­re un roto­lo di car­ta igienica.




Vi invi­to a visi­ta­re Var­sa­via insie­me a Joanna !