La storia di una campana
La storia della campana.
Qual‘ e‘ la storia della campana della citta‘ vecchia di Varsavia.?
Passeggiando per la Città Vecchia, vale la pena guardare in tutti i suoi angoli , perché potrebbero celare diversi segreti. Uno di questi luoghi interessanti è senza dubbio Piazza Kanonia, situata sul retro della Chiesa di San Giovanni, la nostra arcicattedrale di Varsavia.
Anche se ufficialmente non si chiama piazza, ma via Kanonia , questo spazio triangolare a più le caratteristiche di una piazza che una strada.
Nel mezzo alla piazza vi si trova una campana. Cio’ che incuriosisce i turisti, sono i gruppetti di persone che ci girano intorno con gli occhi chiusi. La domanda e’ come mai?
Allora la superstizione dice che questa campana fa diventare i sogni realtà. La questione è semplice. Pensare e sognare, tenendo la mano su di essa, camminandoci intorno tutto cio’ potrebbe far esaudire i propri desideri.
Ci sono anche modi più sofisticati nel poter realizzare i sogni. La leggenda narra che le signore che sognano un principe su un cavallo bianco, indipendentemente dalla loro età, dovrebbero saltellare su di un piede facendo un giro intorno alla magica campana Le guide della citta’ di Varsavia, che portano i turisti in questo luogo, sono garanti al 98,5% nella realizzazione dei sogni, a patto che siano reali.
E la storia della campana stessa ?
La campana e’ stata un po’ di „sfortunata „nel corso della sua vita. Venne fusa nel XVII secolo da Daniel Tym (il fonditore della statua del re Sigismondo III Vasa che si trova su una colonna in piazza del castello), dove avrebbe dovuto prendere posto in una delle chiese. Tuttavia, non ci arrivo’ mai, anche perché il suo suono non rispondeva bene durante una prova generale. Calpestata e conservata in svariati luoghi, alla fine vi trovo’ posto nella collezione del Museo Nazionale, e nel 1972 venne portata in piazza Kanonia dove tuttora si trova
Qui prende fine la storia della campana, ed in ogni caso, credere o non credere, come dice il detto „provar non nuoce” io con i miei turisti ci vado sempre,i propri sogni non vanno mai abbandonati.