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Artisti italiani a Varsavia- Marcello Bacciarelli

Per seco­li ci sono sta­ti mol­tis­si­mi arti­sti ita­lia­ni a Var­sa­via, archi­tet­ti, pit­to­ri, musi­ci­sti. Del resto all‘epoca era mol­to con­si­de­ra­to ave­re que­sti arti­sti alla cor­te, in quan­to era­no sem­pre quel­li piu’ apprez­za­ti e con­si­de­ra­ti dei veri mae­stri nel loro genere.

Mar­cel­lo Bar­cia­rel­li ne fu uno di loro, ma era in qual­che modo par­ti­co­la­re, sopra­tut­to per il fat­to che rima­se‘ a Var­sa­via per 52 anni del­la sua vita. Ope­ra­va per con­to dell‘ultimo re polac­co Sta­ni­slao Augu­sto Ponia­to­w­ski nel­la secon­da meta‘ del 700.

Arrivo a Varsavia

Bacia­rel­li nasce a Roma nel 1731 e dopo esser­si for­ma­to nel­la bot­te­ga del pit­to­re roma­no Mar­co Bene­fia­le, a soli 19 anni lascia Roma par­ten­do per Dre­sda per poi seguì­re la cor­te Sas­so­ne a Var­sa­via, lavo­ran­do come ritrat­ti­sta del­l’a­ri­sto­cra­zia. In que­sto perio­do fece cono­scen­za con il futu­ro re Sta­ni­slao. Tra i due nasce subi­to un ‘ami­ci­zia e un inten­si­ta’ par­ti­co­la­re, la qua­le condiziono‘i suc­ces­si­vi fat­ti nel futu­ro. Nel 1766 Mar­cel­lo fece il suo defi­ni­ti­vo ritor­no in Polo­nia , dove nel con­tem­po era sali­to al tro­no Sta­ni­lao Augu­sto Poniatowski.

Artisti italiani a Varsavia- ritrattista della corte- il numero uno della politica artistica.

Bac­cia­rel­li gia‘ tenu­to in gran­de con­si­de­ra­zio­ne dal sovra­no, rice­ve l’in­ca­ri­co di crea­re una scuo­la di pit­tu­ra, diven­tan­do anche respon­sa­bi­le del­la poli­ti­ca arti­sti­ca del regno e otte­nen­do dal re il tito­lo nobiliare.

Oltre ad esse­re pri­mo pit­to­re di cor­te, Bac­cia­rel­li era anche diret­to­re gene­ra­le degli edi­fi­ci rea­li e cura­va la col­le­zio­ne pri­va­ta del re diven­tan­do il pri­mo ritrat­ti­sta di corte.

Crea­ta dal lui la scuo­la di pit­tu­ra fu con­si­de­ra­ta il pro­to­ti­po dell‘Accademia del­le Bel­le Arti di Varsavia.

La curio­si­ta‘ e che all‘ epo­ca la pote­va­no fre­quen­ta­re anche le don­ne una inno­va­zio­ne per quei tem­pi. Dal­la scuo­la di Bacia­rel­li usci­ro­no poi diver­si arti­sti importanti.

Artisti italiani a Varsavia- il frutto di un‘ amicizia particolare.

Il re Stanislao,grande aman­te dell‘arte ed essen­do un pro­fon­do ado­ra­to­re di quest’ultima ne pos­se­de­va anche una gran­de col­lez­zio­ne. Ave­va le sue idee che, impo­nen­do­le ai vari arti­sti, mol­ti di que­sti rifiu­ta­ro­no di lavo­ra­re per lui. Mar­cel­lo Bacia­rel­li era una ecce­zio­ne per­che‘ ade­guan­do­si, esau­di­va ogni desi­de­rio del sovra­no ‚essen­do­ne diven­ta­to anche un gran­de ami­co e tra i due crea­ta­si una bel­la sintonia.

La fidu­cia di cui gode­va Bacia­rel­li nei con­fron­ti del re gli per­mi­se di esse­re un suo con­si­glie­re per­so­na­le in que­stio­ni arti­sti­che e un inter­me­dia­rio nei con­tat­ti con pit­to­ri e mer­can­ti d’arte.

Alcu­ni sto­ri­ci d’arte valu­tan­do le sue ope­re sosten­go­no che, se aves­se avu­to piu‘ liber­ta arti­sti­ca sareb­be potu­to diven­ta­re mol­to piu‘ bravo.

Artisti italiani a Varsavia- un enorme patrimonio.

Nono­stan­te cio‘ Mar­cel­lo ha dipin­to tan­tis­si­mi qua­dri. La mag­gior par­te, sal­va­ta­si dal­la guer­ra si pos­so­no ammi­ra­re all‘interno del castel­lo rea­le di Varsavia.

Raf­fi­gu­ra­va ritrat­ti e dipin­ti sto­ri­ci, dipin­gen­do­ne piu’ di duecento.

Il suo pri­mo inca­ri­co furo­no i ritrat­ti di tut­ti i re polac­chi , il che per un Ita­lia­no, appe­na arri­va­to, che non ave­va cono­scen­za del­la sto­ria del­la Polo­nia ne del­la real­ta‘ polac­ca, fu un ‘impre­sa alquan­to dif­fi­ci­le. Oggi i 23 ritrat­ti sono espo­sti al Castel­lo Rea­le di Varsavia.

Inol­tre pos­sia­mo vede­re anche diver­se altre ope­re del Bacia­rel­li, sal­va­te­si dal­la guer­ra, che in qal­che modo ci nar­ra­no la sto­ria del­la Polonia.

Morì a Var­sa­via nel 1818 dove pas­sò la mag­gior par­te del­la sua vita. Come sua moglie Fry­de­ry­ka, fu sepol­to nel cimi­te­ro adia­cen­te la chie­sa par­roc­chia­le di San­t’An­na e San­ta Mar­ghe­ri­ta. Dopo che la chie­sa fu demo­li­ta e il cimi­te­ro chiu­so i suoi resti mor­ta­li ven­ne­ro tra­sfe­ri­ti nei sot­ter­ra­nei del­la Cat­te­dra­le di San Giovanni.

Un incontro speciale.

Un discen­den­te di quin­ta gene­ra­zio­ne del pit­to­re Mar­cel­lo Bac­cia­rel­li e‘ un atto­re polac­co Ric­car­do Baciarelli.

Una vol­ta con un grup­po di turi­sti giran­do per le vie del cen­tro storico,lo abbia­mo incon­tra­to nel­le vici­nan­ze del castel­lo, dove sul muro e‘ inca­sto­na­ta una lapi­de dedi­ca­ta al suo bis bis nonno.

La curio­si­ta e‘ che ci ha rac­con­ta­to, che lui vie­ne annual­men­te davan­ti quel­la lapi­de ad ogni anni­ver­sa­rio del­la mor­te di Mar­cel­lo, per ren­der­gli omaggio.

E‘ rima­sto entu­sia­sta di aver potu­to par­la­re con un grup­pet­to di sim­pa­ti­cis­si­mi turi­sti italiani.

A vol­te pas­seg­gian­do per le vie di Var­sa­via capi­ta di ave­re que­sti incon­tri interessantissimi,ne sono rima­sta anche io mol­to sorpresa.

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